top of page
unnamed.jpg

Nel linguaggio comune utilizziamo il termine “ansia” per svariati motivi. Ma cos’è davvero l’ansia? Si intende un complesso di reazioni cognitive, comportamentali e fisiologiche che si manifestano in seguito alla percezione di uno stimolo ritenuto minaccioso e nei cui confronti non ci riteniamo sufficientemente capaci di reagire.

Abbiamo la tendenza a dimenticare che l’ansia di per sé è un fenomeno normale… lo è eccome! Si tratta di un’emozione di base ed è assolutamente funzionale alla nostra sopravvivenza in quanto è uno stato di attivazione dell’organismo quando una situazione viene percepita soggettivamente come pericolosa.

I cosìdetti Disturbi d’ansia sono (DSM 5): disturbo d'ansia da separazione, mutismo selettivo, agorafobia, ipocondria, fobie specifiche, disturbo d'ansia generalizzata, disturbo di panico, fobia sociale, disturbo d'ansia indotto da sostanze, disturbo d'ansia causato da altre situazioni mediche, disturbo ossessivo-compulsivo e il disturbo post-traumatico da stress.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciò che accomuna tutti questi è la tendenza a evitare o a sopprimere stati emozionali avversivi e i contesti o i segnali che li possono evocare (evitamento esperienziale).

Ad esempio, se stare in mezzo alla folla mi provoca uno stato di agitazione (tachicardia, sudorazione, …) e ho pensieri che mi suggeriscono cose tipo “sicuramente ti verrà un attacco di panico e rideranno tutti di te!” o “non ce la farai mai!”, sarò maggiormente propenso a evitare i luoghi affollati. Rifiuterò inviti a feste e concerti o non parteciperò a occasioni speciali per paura di poter stare male.

11_farmaco-generico-doc-generici-ansia_1

Così facendo la mia vita si limita e col passare del tempo l’ansia e la paura diventano mostri sempre più grandi. Quindi possiamo dire che evitare luoghi, situazioni o persone può farci sentire meglio nel breve termine, ma nel lungo termine non risolve il problema, anzi lo ingigantisce e lo mantiene! Coloro che soffrono di questi disturbi dedicano molto tempo e molti sforzi per non sperimentare ansia e paure, anziché fare ciò che per loro è importante.

 

 

 

Cosa possiamo fare? La psicoterapia può aiutarti a entrare in contatto con questi vissuti da un punto di vita diverso, e “fargli spazio”.

Cosa succederebbe infatti se riuscissimo ad avere un rapporto diverso coi pensieri che nella nostra mente ci spaventano e ci presentano scenari terribili? Se potessimo interrompere “la lotta” con questi pensieri scopriremmo che è possibile “stare con loro” mentre viviamo liberamente e scegliamo di fare ciò che più è in direzione dei nostri valori (partecipare al compleanno di un amico, assistere ad un incontro di formazione, …).

 

Nell’Acceptance and Committment Therapy (ACT) la riduzione dei sintomi non è l’obiettivo della terapia, ma in casi di disturbi d’ansia l’obiettivo è muoversi in direzione delle cose che per noi sono importanti “con” gli stati avversivi, i pensieri e le paure. La riduzione di questi ultimi può essere una diretta conseguenza, ma non rappresenta l’obiettivo principale della terapia.

Se desideri approfondire l'argomento o hai domanda da pormi contattami!

Posso aiutarti ad assumere una prospettiva nuova e a riprendere in mano il timone della tua vita.

images.jfif
bottom of page